#FOCUS / Sulcis, come non saper spendere 367 milioni di euro

Nessun progetto avviato: i soldi del Just Transition Fund sono bloccati e a rischio di essere persi, e c’è già chi invoca una “proroga”…

il BloGo.com

ROMA – (s. v.) Il programma finanziato dal Just Transition Fund (vedi: CONTENUTO EXTRA) europeo non riesce ad avviare bandi e progetti e gli amministratori del Sulcis-Iglesiente ora sperano in una proroga. Il piano per la transizione ambientale nel Sulcis-Iglesiente, tra rinvii e aggiornamenti, va a rilento. Anzi, è sostanzialmente fermo al palo. Tra complessità d’intervento, ritardi della programmazione regionale e nazionale, sovrapposizioni di competenze e titolarità, si guarda alla finestra di ottobre per una rimodulazione e un «allungamento dei tempi». Sul sito del programma, la cui responsabilità dopo l’abolizione dell’Agenzia per la Coesione è in capo dal Dipartimento per la politica di coesione della Presidenza del Consiglio, non figura ancora neppure il nome dell’autorità di gestione, una figura indispensabile secondo i regolamenti europei.

Per il momento, dunque, nulla è stato speso delle risorse previste dal Just transition fund finanziato dalla politica di coesione europea e che per l’area Sud-Ovest della Sardegna da «far rinascere» vale 367 milioni di euro.

I rinvii del Sulcis

A fare i conti con «un intreccio di competenze» sono stati gli amministratori del Sulcis-Iglesiente che hanno chiesto per due volte uno slittamento dei termini del bando per le bonifiche ambientali. «Ci sono state le elezioni regionali – chiarisce Pietro Morittu in un’intervista a Il Sole 24 Ore, sindaco di Carbonia e componente del comitato di sorveglianza del programma Jtf – e poi anche una serie di questioni che vanno dai ritardi accumulati dalla Regione negli anni scorsi agli ostacoli sulle competenze. In molti casi, infatti, qualche progetto – come quello delle bonifiche – è stato rivisto perché non si aveva la completa titolarità dell’area da sistemare e quindi si è scoperto che non poteva essere finanziato». Restano comunque altri capitoli aperti: «Noi abbiamo presentato in tempo il progetto per le bonifiche, anche se poi la scadenza è stata prorogata – aggiunge -, ma non sappiamo ancora come procedere con quello per le Comunità energetiche rinnovabili, perché la Regione non ha ancora predisposto i bandi».

In cerca di una proroga

All’orizzonte c’è l’appuntamento di ottobre quando, come sottolinea il sindaco di Carbonia, «è prevista la riscrittura del Jtf e, per quanto ci riguarda, anche del Piano Sulcis». «Per noi si tratta di un appuntamento importante e stiamo anche valutando di chiedere una proroga alla luce delle peculiarità e autorità presenti nella Regione e deputate a esprimersi, come per esempio il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna».

contenuto extra

(il BloGo.com del 30 Gennaio 2024)

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