#UNESCO / Il Geoparco della Maiella all’esame di rivalidazione

Dal 25 al 29 giugno l’ispezione dei Commissari del Global Geoparks Network per la riconferma nella Rete mondiale

Nostro servizio particolare

PESCARA – (i. g.) Sono Goran Pavic del Papuk Unesco Global Geopark in Croazia e Guillem Puras Castells del Geoparco Mundial Unesco Origens in Spagna gli ospiti incaricati da Unesco per la rivalidazione della certificazione a Geoparco del Parco Nazionale della Maiella. Ad accompagnare gli esperti verificatori nella visita fitta di appuntamenti in programma dal 25 al 29 giugno, lo staff del Geoparco Maiella e il suo comitato tecnico scientifico che offriranno il loro supporto durante la visita nei luoghi di maggiore interesse oltreché nei numerosi punti attrattivi “non solo per valenza geologica ma anche per biodiversità, patrimonio storico-artistico, archeologico e culturale”.

Opening day il 26 giugno quando gli ospiti e i loro accompagnatori partiranno lungo il versante settentrionale per visitare a Roccamorice la Valle Giumentina, sito di origine paleolitica dove sorge uno degli eremi più suggestivi d’Abruzzo, l’eremo di San Bartolomeo. Per proseguire nei giorni successivi attraverso i numerosi geositi e luoghi di interesse presenti nell’intera area del Parco, dal versante occidentale a quello orientale “con approcci che coinvolgeranno anche le popolazioni locali e gli operatori del territorio” come riporta il comunicato del Parco. Una vera e propria missione che porterà gli ospiti a verificare la sussistenza dei requisiti che hanno consentito al Parco Nazionale della Maiella di ottenere la certificazione quale Geoparco Unesco. Obiettivo conseguito il 22 aprile del 2021 quando il Parco è entrato a far parte della rete dei Geoparchi Mondiali (Global Geopark Network), a riprova della sua valenza “non solo geologica ma insieme di biodiversità, tradizioni, patrimonio storico-artistico, archeologico c culturale”.

Una rete che in Italia conta solo 11 Geoparchi Unesco che insieme agli altri Geoparchi nel mondo operano per sviluppare il forte legame tra patrimonio geologico, naturale e immateriale che l’area racchiude. Una certificazione che riguarda anche le persone che nel Parco vivono e operano, le comunità locali con le loro attività pensate per lo sviluppo di un turismo sostenibile, come nel Geoparco della Maiella che con i suoi 39 Comuni offre una testimonianza unica della presenza dell’uomo da quasi un milione di anni. Un ambiente montano che nonostante le sue asperità non ha impedito all’uomo di convivere con la natura lungo una storia sviluppatasi attraverso insediamenti preistorici, eremitismo, pastorizia, allevamento, agricoltura, artigianato fino ad una moderna imprenditoria. Un patrimonio che i verificatori sono chiamati oggi a valutare per confermare l’ambita certificazione del Parco nazionale della Maiella a Geoparco Unesco.

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